Continuiamo a monitorare l’area ex Macello e Palazzine di viale Molise per vedere se ci sono progressi nei progetti che le interessano.
I lavori di pulizia interna non si sono ancora conclusi, come hanno potuto constatare i consiglieri comunali e municipali che hanno fatto un sopralluogo nell’area dell’ex Macello lo scorso 11 marzo alla presenza dell’assessore Granelli e dell’avvocato Giovanni  Guerra della Direzione Urbanistica. Molto il lavoro fatto per ripulire tutta l’area esterna, mentre restano più problematiche le pulizie nei cavedi, nei sottotetti e al piani interrato delle palazzine perché luoghi non raggiungibili con mezzi meccanici.  Un investimento in lavoro e denaro non indifferente, conseguenza di una situazione non tenuta sotto controllo.
Mentre proseguono attività minori nell’area ex Macello (messa in sicurezza, verifiche ambientali, ecc.) e sviluppo della progettazione definitiva, la prospettiva delle ex palazzine non è chiara.
Si era parlato finora di un nuovo bando che non ripetesse gli errori di quello di Reinventing cities, che fosse basato su prospettive concrete e certe per ridare nuova vita a quel patrimonio, integrandolo con il quartiere esistente e quello prossimo venturo (area dell’ex macello appunto e Porta Vittoria).
Invece sembra esserci una nuova proposta, alquanto inaspettata e finora mai ipotizzata o comunicata, almeno pubblicamente. La troviamo in una delibera di Giunta comunale del 4 marzo scorso, che ha per oggetto: Interventi di recupero conservativo per la realizzazione di un polo aggregativo socio culturale nel  Municipio 4.
Con la delibera viene approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica degli interventi che  riguardano lavori di restauro e di risanamento conservativo sulle Palazzine di viale Molise 62-70, che non comportano variazioni tipologiche, volumetriche o di superficie delle stesse.

L’importo delle opere, stimato in € 50.250.000,00 (I.V.A. inclusa), verrà inserito nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per il tramite di Città Metropolitana.
L’obiettivo principale degli interventi è il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, con particolare riferimento allo sviluppo e potenziamento dei servizi sociali e culturali e alla promozione delle attività culturali; si fa anche riferimento nella delibera a destinazioni d’uso differenti, tra cui il Sociale, Scuola di musica, Uffici di decentramento, Housing sociale per turisti e studenti, ecc…
Ad oggi possiamo dire che questo progetto non è rientrato fra quelli candidati ufficialmente a fine marzo, d’accordo con Città metropolitana, che riguardano i Piani Urbani Integrati; in una Commissione comunale dedicata proprio ai Piani Urbani Integrati, a proposito del progetto sulle Palazzine è stato detto che al momento non ci sono opportunità di finanziamento e potrà essere candidato qualora uscisse un’opzione.
Nella delibera comunque si precisa il fine di inserire il progetto di fattibilità tecnica ed economica nel Programma Triennale dei Lavori Pubblici.
Difficile dire coi pochi elementi a disposizione quali prospettive avrà questa proposta, comunque molto onerosa, che lascia aperta poi tutta la gestione del dopo. Un conto è avere i fondi PNRR (che comunque sono fondi pubblici e non un simpatico regalo), un altro è impegnare 50milioni togliendoli magari a opere che aspettano da anni, avendo davanti un lungo iter realizzativo.
Nel frattempo speriamo che la strada di un buon bando, che garantisca la presenza di funzioni di qualità e di funzioni anche pubbliche, non venga abbandonata. Adesso che gli edifici sono tornati in pieno possesso del Comune, dopo anni di illegalità e degrado, non vorremmo che ne passassero ancora altrettanti senza dare una soluzione definitiva.