Come spesso accade, i cortili della nostra zona racchiudono memorie passate di attività produttive e artigianali coi loro classici capannoni ora riconvertiti in spazi espositivi o in studi professionali o loft.
Il cortile di via Ennio 6 è uno di quelli che ci riserva molte sorprese, che si possono intravedere gettando lo sguardo attraverso il cancello del 6/A.
La storia racchiusa in questo cortile ci viene raccontata da Gianfilippo Salvetti, presidente della società Enniosei che ora gestisce il patrimonio immobiliare di famiglia.
La storia inizia settant’anni fa: «Mio padre Alessandro –racconta il signor Salvetti – nel 1952 ha comprato questa area di via Ennio e il 25 febbraio di quell’anno ha fondato con due soci (mio zio e un cugino di mio padre) la Società Italiana Comignoli Aspiranti. Noi facevamo i comignoli prefabbricati aerodinamici su brevetto svizzero di un certo signor Hans Fauser che è stato per tanti anni nostro direttore tecnico». Nati quindi come manifattori di cemento, avevano proprio nell’area di via Ennio 6 la produzione, essendo allora la zona quasi campagna, occupando tutto il cortile e il terreno che avevano in affitto che collegava il loro cortile alla via Lattanzio da dove un giorno sì e un giorno no passavano gli autotreni di sabbia e di cemento.
«Siamo arrivati ad avere 70 operai – prosegue il signor Salvetti – e 1100 rivenditori in tutta Italia (i loro clienti erano i rivenditori di materiali per l’edilizia, ndr) che vendevano i nostri comignoli brevettati che si vedono ancora in giro sui tetti».

Ironica pubblicità del caminetto ideale

Per ampliare l’attività Alessandro Salvetti chiede al direttore tecnico di progettare un caminetto prefabbricato facile da montare e che funzioni. Così nel 1956 nasce il primo caminetto prefabbricato superfire con brevetto internazionale e il più venduto in Europa. La società cambia nome e diventa Società Italiana Superior.
«Mia madre nel ‘61 – ricorda ancora Gianfilippo Salvetti – ha inaugurato in Via della Spiga il negozio di caminetti che si chiamava “Il caminetto” che serviva solo per vendere i nostri prodotti e le cornici antiche agli architetti di Milano, l’altro era in via Condotti a Roma, città in cui avevamo anche  uno stabilimento».

Il ragioniere Franco Galli nel cortile dello stabilimento

La produzione rimane in via Ennio 6A fino al 1972, quando erano venute meno le condizioni per rimanere lì e lo stabilimento viene trasferito a Segrate sulla Rivoltana, dove rimane fino al 1990 quando il marchio viene ceduto a un concorrente insieme a tutta la parte operativa della società, mentre gli immobili rimangono in capo alla famiglia, dando vita a una società immobiliare pura con il nome Enniosei.
Salvetti così  spiega il motivo della cessione del marchio: «A un certo punto è successo che tanti ci hanno copiato e i fatturati e i guadagni non si facevano più col cemento e la ghisa come facevamo noi ma si facevano col marmo e col rivestimento del caminetto; se il caminetto interno costava diciamo 700.000 lire a cui c’era da aggiungere il costo per farlo montare, il rivestimento invece poteva costare dai 2 ai 5 milioni, ma allora noi avremmo dovuto cambiare attività non da manifattori di cemento ma da tagliatori di pietra o falegnami. Non ce la siamo sentita perché era tutt’altro tipo di attività che non era la nostra».
Nel cortile di via Ennio 6A le strutture dello stabilimento sono state demolite e sono stati costruiti altri spazi, mentre sull’area su via Lattanzio utilizzata per il passaggio dei camion è stata costruito l’edificio residenziale del civico 43.
Dei caminetti però resta ancora una presenza ben visibile con lo show room  “Il caminetto” dell’azienda brianzola Fapir.
Oltre al lavoro ci sono poi le passioni… Sempre collegata alla famiglia, dal 1998 è operativa anche la casa editrice Fucina srl, attiva nel campo delle pubblicazioni motoristiche, in particolare del mondo Alfa Romeo nel quale il Club Alfa Blue Team fondato da Gianfilippo Salvetti nel 1972, rappresenta  un importante punto di riferimento mondiale per la collezione di Alfa Romeo d’epoca. Questa passione è stata condivisa fin dall’inizio da Claudio Bonfioli che proprio con Fucina Editore ha pubblicato il suo primo libro, un noir che si svolge anche per le strade della nostra zona.

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