L’Associazione Algae Cinema, nata a Rozzano nel marzo 2019 da un’idea di Rocco Alvaro alias Rocky Alvarez, porta in scena al Politeatro un Dramacomic sulle relazioni tossiche, ispirato a un’esperienza vissuta durante l’ultimo lockdown

Il cast completo de “I bicchieri si asciugano all’insù”

Gli autori Rocky Alvarez e Angela Pinelli, semi-professionisti ed entrambi autodidatti, debuttano a teatro, primo episodio di una parallela carriera nel cinema indipendente grazie ad Algae Cinema – associazione che si occupa di cortometraggi ma anche di spettacoli e presentazioni di libri. «Sto girando il mondo da anni lavorando a diverse produzioni indipendenti e ho già vinto diversi premi», introduce Alvarez. «Ho cominciato tentando la carriera di attore, poi il mio interesse è andato alla regia. Con la fondazione dell’associazione cerchiamo di promuovere tutto quello che è arte, compreso questo dramacomic che allo stato attuale ha tutte le potenzialità per avere successo. Stiamo anzi già pianificando, dopo il Politeatro, una piccola tournée in Lombardia».

Come nasce questo Dramacomic?
Rocky Alvarez: «Abbiamo preso spunto da vari racconti di relazioni tossiche, ma in particolare da un’esperienza diretta vissuta durante l’ultimo lockdown. Abbiamo cominciato a scrivere a quattro mani circa tre anni fa, poi insieme agli attori del cast abbiamo approfondito e sviluppato diversi aspetti dei personaggi. La relazione tossica, che sia in famiglia o riguardi una relazione con un amico, un collega o un fidanzato, è purtroppo qualcosa che ci ha toccato tutti, direttamente o indirettamente. Lo spunto di questa vicenda personale mi ha aiutato a sviscerare e proporre un tema di interesse comune».

 

“Avevamo già proposto al Politeatro una prima versione ma allo stato di sketch. I personaggi erano meno e la drammaturgia, che ha subito una diversa evoluzione, esattamente la metà. Adesso è un lavoro completo e profondo, ha preso la forma di una commedia molto brillante”

 

Angela Pinelli, co-autrice de “I bicchieri si asciugano all’insù”

Angela Pinelli: «Nella versione che sarà in scena sabato c’è molta più sostanza proprio perché abbiamo meglio definito la dinamica delle relazioni disfunzionali. Lavorando per immagini abbiamo seguito un percorso che ha inizio da una prima fase di esaltante entusiasmo, nota anche come love bombing, tra energici alti e bassi che travolgono il protagonista. Poi si entra nella fase in cui comincia la sofferenza, momento in cui si mettono in campo quelle strategie che tutti riconosceranno di aver messo in pratica in adolescenza, ma anche in maturità. E poi l’epilogo, che…ovviamente non spoileriamo (sorride)».

E stiamo al titolo allora: perché “I bicchieri si asciugano all’insù”?
A.P.: «È un indizio (sorride)! Partiamo dal presupposto che una relazione tossica la si fa in due, nel momento in cui c’è una persona dominante da un lato e dall’altro una che accetta o peggio subisce questo controllo, sintomatico di una dipendenza affettiva. Ecco, come ben sappiamo i bicchieri si asciugano all’ingiù, banalmente perché scolano. Il fatto che si accetti il contrario, cioè che si asciughino all’insù, vuole essere una metafora di questo malessere che diventa una “sfida”, non solo contro la convenzione, ma persino contro le leggi della fisica. Solitamente chi è sottomesso ammette la possibilità di punti di vista illogici, normalmente assurdi o ingiustificabili».

 

“Quando sei all’interno di queste situazioni le vivi tragicamente perché creano molta sofferenza, tutto è dominato da una cifra di folle malinconica. Nel momento in cui si riesce a liberarsene o vederle con distacco fanno proprio sorridere, quando non addirittura ridere”

 

I protagonisti sono Rocky e Dear: chi sono?
R.A. «Rocky, interpretato da Robert Rusu, giovanissimo attore molto talentuoso – capace di trasformare anche i momenti più drammatici in pura euforia teatrale – è quello innamorato e porta con sé tutta la voglia di far funzionare la sua relazione. E per questo sarà colui che alla fine subirà più di tutti. È colui con il quale è più sanamente facile identificarsi: chiunque abbia vissuto una storia finita male ma che desiderava funzionasse si immedesima immediatamente in Rocky.

E poi c’è Dear – nome derivato da un tipico intercalare che molte straniere utilizzano per chiamare il proprio fidanzato e dal nome stesso della donna che mi ha ispirato questo personaggio, che inizia con la “D”. La interpreta Desirée Valdes, giovane attrice dalla presenza magnetica, che porta in scena un magnetismo straordinario. Un personaggio ambiguo, che si comporta in maniera tale da illudere Rocky a credere che stiano vivendo una relazione, alternando disorientanti atteggiamenti di palese rifiuto. Una ambiguità che genera sofferenza. Sofferenza determinata quindi dall’incapacità di gestire questa situazione. Che però Rocky accetterà: in questo senso è vittima e carnefice di sé stesso. Si può parlare di manipolazione e dipendenza affettiva».

 

“Una pièce di amore, gelosia,
risate e lacrime”

 

Rocky Alvarez ©Ph Micaela Candrilli

Chi sono gli altri personaggi?
R.A. «Compagni di viaggio molto particolari interpretati dai bravissimi Sebastiano Bombara, Fabiola Lagala e Denise Merolla che promettono di farci ridere ed emozionare fino alla fine. Tutti interpreti molto giovani, professionisti e non, sotto i 30 anni. Anche se, come si diceva, sono meccanismi che riguardano tutte le età. C’è Marica, sorta di stampella di Rocky, cioè “usata” – nelle relazioni disfunzionali accade che colui che subisce solitamente si rivalga a sua volta, insanamente, su qualcun altro. Poi c’è Sgrillo, l’amico che tutti non vorremmo avere, ma che (purtroppo) tutti abbiamo: incarna l’esasperazione della comicità dei luoghi comuni. Poi Alice, che definirei “un’altra Dear” e poi un personaggio a sorpresa…(sorride

“Da cineasta indipendente non cerco mai forzature nei personaggi. Cerchiamo di tenere tutti i piedi per terra e di ottenere un risultato il più possibile coerente e naturale”

 

A.P. «Gli attori stessi hanno contribuito al testo con il loro personale lavoro di ricerca. Non li abbiamo cioè adattati a una sola visione della storia, semmai ognuno di loro ha portato la propria visione al pubblico. Ognuno è stato caratterizzato a partire da stereotipi e poi limato sulla base di esperienze autentiche e precise. Tutte interpretazioni coerenti con uno studio specifico, pur in una trama abbastanza semplice».

Su alcuni aspetti si ride, altri sono più tragici: qual è il livello di educazione sentimentale oggi?
A.P. «Si tratta indubbiamente di situazioni particolari, ma credo che l’atteggiamento peggiore a riguardo sia tendere a normalizzare la relazione disfunzionale. Siamo spesso d’accordo sul fatto che sia un tema universale, però sembra sempre qualcosa che possa capitare solo agli altri. Quando si sentono casi tragici, situazioni sfociate in reazioni aggressive si preferisce minimizzare, come fossero casi che non ci riguardano. In realtà sfociare nella psicopatologia è molto facile perché le relazioni disfunzionali toccano nel profondo l’identità e la fragilità delle persone. Ci vuole molta esperienza per riuscire a gestire le emozioni più negative, senza negarle».

 

“Si parla spesso di introdurre una materia di educazione sentimentale nelle scuole, quest’opera credo si possa in una certa misura inserire in questa necessità, riguardando giovani e diversamente giovani”

 

 R.A. «Una storia attuale che, pur iniziando male, ha comunque un lieto fine. Che vuole essere un insegnamento, una lezione. Un percorso di crescita per il protagonista che non sarebbe stato possibile se non vivendo questa relazione, pur tossica, senza evitarla. Solo passandoci attraverso può sviluppare “anticorpi” e applicare correttivi. È il prezzo da pagare. Non ci si può addestrare astrattamente a come reagire nella vita a certe situazioni, ognuno in questo senso scrive la sua pagina. Questa però può essere una storia emblematica per molti, anche divertendosi».

Luca Cecchelli
© Riproduzione vietata

Si ringrazia Massimo Sabet per la collaborazione.

I BICCHIERI SI ASCIUGANO ALL’INSU’
Sabato 13 aprile ore 21.00
di Rocky Alvarez e Angela Pinelli
Con Desiree Valdés, Robert Rusu, Fabiola Lagala, Denise Merolla, Sebastiano Bombara
Regia Rocky Alvarez
Produzione Algae Cinema

https://www.ilpoliteatro.org/contatti/