Lo scorso 27 settembre abbiamo partecipato a un incontro presso la storica Cascina Monluè, nel contesto della Green Week. La Cascina Monluè, con i suoi circa 3700 metri quadrati, rappresenta un connubio perfetto tra il passato e il presente di Milano; la chiesa e la cascina nate attorno al 1200 per volere dell’Ordine degli Umiliati, furono concepite come un luogo dove lavoro e spiritualità potessero incontrarsi. Ad oggi, la struttura e il suo contesto sono rimasti pressoché invariati, complice la costruzione della tangenziale est che ha isolato il territorio, preservandolo come un’oasi verde sospesa nel tempo.
Tuttavia, la Cascina Monluè ha il potenziale per diventare molto più di una testimonianza del passato, grazie al progetto in fase di realizzazione “La Corte del Bene Comune” che vi avevamo descritto in dettaglio già nell’ottobre 2022, in occasione della partenza del progetto. L’ultimo incontro, invece, ha avuto lo scopo di aggiornare i partecipanti sullo stato dei lavori e offrire la possibilità di visitare gli spazi in fase di ristrutturazione.
Gli interventi degli oratori hanno ricordato le diverse funzioni che qui troveranno spazio, sottolineando che la volontà dei promotori è di creare uno spazio per la comunità. Il Consorzio Farsi Prossimo, ad esempio, utilizzerà alcuni ambienti per sviluppare appartamenti destinati a mamme sole con bambini. L’Associazione La Nostra Comunità e Spazio Aperto Servizi trasformeranno le antiche stalle in una struttura ricettiva per giovani con disabilità, che potranno sperimentare una vita autonoma. La Cooperativa Dolfin, che si occupa di bambini allontanati dal nucleo familiare, trasferirà nella Cascina le attività de “L’Orizzonte”. Anche la Cooperativa Specchio, che supporta l’integrazione lavorativa di persone con disabilità, sposterà qui la sua sede.
Ci saranno anche importanti spazi aperti a iniziative pubbliche delle realtà territoriali: la Sala Capitolare e la ex porcilaia.
È emerso anche il tema degli spazi esterni che non facevano parte della concessione, ma il cui mancato utilizzo pregiudicherebbe lo svolgimento di molte attività. L’architetto Luca Bigliardi ha espresso la sua intenzione di poter utilizzare questi spazi per creare un percorso che illustri il cambiamento tra passato e presente della cascina, permettendo ai visitatori di visualizzare le modifiche e le migliorie apportate.
L’architetto ha anche tenuto a sottolineare come le ristrutturazioni interne, necessarie per garantire la sicurezza della struttura, saranno effettuate nel rispetto del patrimonio storico, cercando al contempo di modernizzare la cascina in ottica green. Questo ambizioso progetto è reso possibile da un investimento di 7 milioni di euro e dalla generosa donazione del Gruppo Saint-Gobain, che ha offerto tutti i materiali necessari per i lavori di ristrutturazione, per un valore di circa un milione di euro. I lavori proseguono con regolarità e celerità e l’apertura del primo edificio è prevista per dicembre 2025.
Chiara Servino