Abbiamo partecipato a metà gennaio al sopralluogo presso il Villaggio olimpico allo scalo Romana  in occasione di una Commissione comunale.
Gli edifici sono quasi terminati,  si lavora ai piani terra e alla sistemazione superficiale dell’area. Abbiamo visitato anche l’interno di un edificio, una “singola” (che pur essendo di misura superiore al minimo, ci è apparsa alquanto sacrificata), la cucina comune presente a ogni piano e lo spazio studio.


Siamo anche entrati nel grandissimo spazio prima occupato dalle officine meccaniche, di cui sono state mantenute le facciate e la forma del tetto (rifatto completamente in legno) che durante i Giochi invernali verrà adibito a mensa per gli atleti e successivamente ospiterà una funzione legata alla ristorazione. Completato anche l’edificio a shed che affaccia su via Ripamonti, la cui facciata era stata immortalata nel 1980 da Gabriele Basilico. Verrà utilizzata come reception e poi… non è ancora definito, si spera in una funzione pubblica a carattere culturale.

Ricordiamo i numeri: 1200 stanze singole o doppie per una popolazione universitaria di 1700 studenti, molti spazi comuni e di servizio ai piani terra degli edifici.
La tempistica per la consegna alla Fondazione Milano Cortina sarà rispettata (estate 2025), e la stessa dovrà poi completare gli interni in base alle proprie esigenze.
Per quanto riguarda il resto dello scalo, i tempi dell’iter urbanistico sono molto più lunghi e oltre al masterplan presentato un paio di anni fa non c’è ancora un piano più definito, almeno che sia stato reso pubblico.

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