Un anniversario importante per la Scuola di Danza del Teatro Oscar è stato festeggiato il 7 marzo con il Gala Promenade 25 anni di Danza insieme al Teatro Manzoni, presentando testimonianze, esibizioni, coreografie e immagini attestanti momenti principali della sua storia, visione e attualità. Madrina dell’evento, patrocinato dal Consiglio Regionale della Lombardia, Anna Maria Prina, storica Direttrice della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala. La serata ha visto alternarsi sul palco ospiti illustri, allievi di ieri e di oggi, con la Polonaise da Eugene Oneghin di Thaikovsky ad aprire il sipario. Monica Cagnani, direttore del Teatro Oscar DanzaTeatro, fra i fondatori dell’Ente di formazione, ci ha illustrato il progetto e l’evoluzione della Scuola.
Su quale principio si fonda la vostra idea di insegnamento?
«Pensiamo che attraverso lo studio della danza si possano raggiungere alcuni obiettivi fondamentali considerando le persone nella loro interezza. La danza può essere strumento per valorizzare le capacità, accettare i propri limiti trasformandoli in risorse, per crescere nelle relazioni e nell’autostima. Questo crea una persona libera, con la danza e poi attraverso il teatro. Oggi abbiamo in totale, fra danza e teatro, 462 allievi».
Dagli inizi ad oggi come si è sviluppata l’attività?
«Abbiamo iniziato nel 1999 guidati dal progetto educativo scritto a quattro mani con don Stefano Buttinoni, allora coadiutore dell’oratorio S. Pio V, che pone attenzione alla crescita umana dell’allievo. Un cammino insieme, docenti e allievi, con la consapevolezza che danzare non è solo sapersi muovere ed apparire, è esprimere un movimento dell’anima in un’armonia. Le lezioni inizialmente si svolgevano nel teatrino delle suore, con 20 allieve e dopo, durante i lavori di ristrutturazione dei locali sotto la Chiesa, in un’aula sopra il Teatro Oscar. Nel 2001 avevamo già 54 allievi, io insegnavo danza classica e Laura Ciceri danza moderna. In seguito gli iscritti e i docenti sono aumentati».
Quali i corsi proposti e in quali sedi?
«Gli insegnamenti sono danza classica, moderna e di carattere. Le aule in Via Lattanzio 60 sono tre e diventeranno quattro a breve, abbiamo una sede in Corso di Porta Romana presso l’Istituto Madre Cabrini. Abbiamo due indirizzi: la Sezione Professionale e la Sezione Istituzionale offerta a tutti, cambia la motivazione però gli insegnanti sono gli stessi. Accogliamo i bambini dal secondo anno della scuola materna, con lezioni di gioco-danza, sino ad arrivare ai corsi professionali. Ci avvaliamo della collaborazione di Anna Maria Prina e molti dei nostri insegnanti provengono da teatri importanti».
Ci illustri il progetto del settore Teatro.
«Nel 2008 ho avvertito l’esigenza di ampliare l’offerta formativa affidando l’incarico a Daniela Monico di dare vita alla Scuola di Teatro. Il teatro dà la possibilità di esprimersi, apprezzare in giusto equilibrio il proprio corpo, i propri limiti e qualità. Oggi gli allievi del Teatro sono 130 e oltre 20 gli Istituti a cui sono stati offerti percorsi formativi curriculari ed extracurriculari. Un risultato importante è aver ottenuto l’approvazione da Regione Lombardia per la certificazione di Educatore Teatrale, inserita nel quadro delle figure professionali riconosciute e il primo corso partirà ad ottobre 2025».
Quali le attività di formazione a livello internazionale?
«A luglio terrò il corso di tecnica accademica alla facoltà di Arti performative del Politecnico di Turku in Finlandia e porterò alcune allieve in modo che possano sperimentare questa esperienza. Ho promosso vari scambi culturali fra Scuole e Università: un gruppo di allieve nel 2017 è stato invitato dal Ministero della Cultura di San Pietroburgo all’Università Coreografica e nel 2018 è stata firmata una convenzione in Francia con l’Autrand Ballet».
Che tipologia di produzioni realizzate?
«Proprio perché crediamo nella possibilità di porci come ponte fra lo studio e l’ambiente lavorativo produciamo alcuni spettacoli inserendo, a fianco dei professionisti, giovani allievi che possono fare esperienza e praticantato. Il nostro intento di raggiungere le nuove generazioni si arricchisce della volontà di integrare le due anime dell’Associazione, Danza e Teatro. Fra le ultime produzioni Romeo e Giulietta, spettacolo di prosa con la partecipazione di una danzatrice, attori professionisti e allievi dei livelli più avanzati della Scuola, e Ultima Corsa – in memoria della Shoah, spettacolo in cui danza e narrazione si fondono. Altri allestimenti sono dedicati al Teatro Ragazzi».
Per celebrare i 25 anni di danza insieme, Teatro Oscar DanzaTeatro ha istituito quattro nuove borse di studio Sostieni i tuoi sogni dedicate a: Luisa Gallieni Arreghini, mamma, allieva entusiasta e membro del Consiglio Direttivo, a Giovanni Lanzoni, Presidente instancabile, a Martina Caroni e Nicoletta Colnaghi, allieve sempre sorridenti. Nel 2009 il Comune di Milano ha premiato la Scuola con l’attestato di Civica Benemerenza “Ambrogino d’Oro” e nel 2013 l’ammissione a Membro del Consiglio Internazionale della Danza – UNESCO ha riconosciuto il valore della Scuola anche a livello internazionale.
Antonella Damiani

© foto Giovanni Daniotti