Questa doveva essere la stagione del trentennale per l’Orchestra da Camera Milano Classica, fondata nel 1992 e presente fin dall’inizio in Palazzina Liberty con le sue stagioni musicali.
Una presenza che man mano si è fatta più significativa perché dal 2014, su indicazione del Comune di Milano, Milano Classica ha aumentato le proprie attività in Palazzina, allargando la base dei rapporti di lavoro e cooperazione con altre realtà culturali e musicali della città, dal Conservatorio alle Cameriste ambrosiane, alla Società Italiana di Musica Contemporanea, all’Accademia europea Villa Bossi, al Divertimento Ensemble, a Stradivarius.
Collaborazioni cambiate poi negli anni, ma sempre tese ad arricchire l’offerta musicale di qualità.
Nel 2018 si ha un profondo rinnovamento artistico e manageriale, voluto dalla lungimiranza dei membri storici che affidano la gestione dell’orchestra a un team composto da giovani professionisti guidati dal direttore generale Ernesto Casareto; la direzione artistica viene assegnata a Claudia Brancaccio.
Nasce #TheClassicalExperience, un nuovo format di fruizione del concerto classico e di rapporto col pubblico: la sala si apre per un aperitivo, il pubblico trova una guida all’ascolto di carattere divulgativo e ha modo di incontrare gli artisti per una informale chiacchierata.
Nello stesso anno l’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno presenta il nuovo progetto PLIM – Palazzina Liberty In Musica che fa della Palazzina una vera e propria Casa della musica, permettendo un arricchimento in termini sia quantitativi sia qualitativi delle stagioni musicali, ampliando il proprio pubblico con una attenzione particolare a giovani e bambini.
Dopo poco più di anno, la pandemia interrompe la stagione 2019/20 e la successiva, sostituite parzialmente con proposte musicali in streming.
Nel 2021 si pensa di poter riprendere “normalmente”, nel mentre l’assessorato alla Cultura lavora per garantire un futuro all’edificio e all’attività musicale e culturale che vi si svolge: infatti la struttura ha bisogno di importanti lavori di adeguamento, di nuovi impianti tecnici, di rendere fruibile uno spazio ristoro aperto al quartiere, e molto altro. Il costo complessivo viene quantificato in 3 milioni di euro. Inoltre, per incrementare l’offerta, per permettere un miglior coordinamento delle proposte culturali, per gestire la complessità di una programmazione, l’assessore Del Corno porta in Giunta comunale nell’ottobre del 2021 una delibera di indirizzo per dare la Palazzina in concessione trentennale.
Abbiamo illustrato le linee di indirizzo nel numero di QUATTRO del novembre 2021 e ci aspettavamo che avesse un seguito con la pubblicazione di un bando.
Invece è successo quello che non ci saremmo aspettati, ovvero la chiusura a febbraio della Palazzina dopo un’ispezione della Commissione di Vigilanza che ha richiesto una serie di documentazioni mancanti.
A distanza di 8 mesi, Palazzina è ancora chiusa e non si hanno informazioni sui lavori svolti (o non svolti).
Milano Classica sta cercando altri spazi temporanei per non perdere tutta la programmazione; fino a dicembre ha trovato ospitalità presso l’ex Convitto del Trotter per 12 concerti. Il resto della stagione è invece incerto.
Come incerta è la sorte che vorrà essere data alla Palazzina, che rischia di rimanere chiusa (con conseguente deterioramento) ancora per molto, se non verrà fatta nessuna scelta che le garantisca una prospettiva futura (e non vogliamo che passino anni!).