Non dovrebbero tardare i lavori per modificare la viabilità nell’ultimo tratto di via Tertulliano e in via Einstein.
L’intervento su via Tertulliano (eliminazione del doppio senso di marcia, senso unico da viale Puglie verso il centro, pista ciclabile, razionalizzazione della sosta ora alquanto caotica con la creazione di 27 posti auto regolari, messa in sicurezza degli incroci, limitazione degli spazi di attraversamento) ha creato malcontento, con conseguente raccolta di firme e richieste di modifica. In particolare, i residenti e gli utenti del complesso culturale, produttivo, artigianale ai civici 68-70, si sentono penalizzati, essendo costretti ad allungare di circa 900 metri il percorso dalla rotonda di via Caroncini al fondo di via Tertulliano, dovendo percorrere via Caroncini, piazza Salgari, via Carabelli, piazzale Cuoco e il tratto di viale Puglie di fianco al cavalcavia. Chiedevano di mantenere il doppio senso nell’ultimo tratto fra via Cadolini e viale Puglie.
Una assemblea pubblica a tratti turbolenta con l’assessora alla mobilità, Arianna Censi, tenutasi presso l’aula magna del liceo Einstein lo scorso 15 giugno, non ha portato a modifiche o aggiornamenti della proposta originaria, per cui l’intervento (definito temporaneo, realizzato attraverso la segnaletica e non con opere strutturali) si farà.
Invece, si è parlato poco finora del contemporaneo intervento su via Einstein. Per via Einstein infatti è previsto il senso unico di marcia in direzione nord (da Tertulliano a Lattanzio), pista ciclabile monodirezionale in direzione sud, riorganizzazione della sosta in linea su un lato e a lisca di pesce sull’altro (- 11 posti auto), ampio attraversamento davanti all’ingresso del liceo.
Chiediamo all’assessora municipale alla mobilità, Marina Melloni, di spiegarci la ratio di questo intervento e quali vantaggi potrebbe portare: «La ratio – ci risponde – è quella di garantire il collegamento ciclabile con la via del plesso scolastico, mettere in sicurezza l’ingresso della scuola con un nuovo passaggio pedonale e lasciando più spazio in prossimità dello stesso, mettendo nel contempo a senso unico la via e quindi disciplinando la circolazione, che è comunque garantita dal mantenimento del doppio senso di Lattanzio».
Che cosa non ci convince? Via Einstein è una via corta, tranquilla, con poco traffico dato che non ci sono residenze (se non i fianchi degli edifici di via Tito Livio 20), ma solo due strutture scolastiche (lo scientifico Einstein e la residenza universitaria del Politecnico con accanto un piccolo giardino pubblico). Vi si trovano parcheggiate in modo regolare e ordinato due file di macchine e un tratto di strada è destinato al parcheggio di moto; sul lato numeri pari c’è un parcheggio per biciclette con tettoia e altri stalli per le bici. Peraltro gli studenti dell’Einstein possono parcheggiare in sicurezza le loro biciclette nel cortile della scuola.
L’intervento quindi ci sembra poco utile e poco funzionale alla viabilità locale, pensando anche alla necessità invece che avrebbe la sistemazione di via Tito Livio, proseguimento povero di viale Cirene, che ha il parterre centrale percorso dal 16 non protetto e con traverse e fondo sassoso a vista (già la posa di terra e manto erboso darebbe un altro aspetto). Miglioramenti si potrebbero anche avere negli attraversamenti e, se possibile, con qualche alberatura. È chiaro che si tratta di un intervento più impegnativo, ma ricordiamo che la riqualificazione di via Tito Livio è da anni inserita nel Piano triennale delle opere pubbliche e più volte è stato indicato fra le priorità del Municipio. E ci piacerebbe vederlo realizzato!