Le anticipazioni della stagione 2023/24 presentate da Andrée Ruth Shammah nella conferenza stampa di fine giugno delineano una armonica coesione di contenuti culturali e creativi di ampio respiro. Spettacoli, produzioni e protagonisti di preminenza che rivelano un impegno rilevante di divulgazione e attenzione al pubblico.
Un punto di svolta è rappresentato dal passaggio di consegne, annunciato con emozione da Andrée Ruth Shammah: «È giunto il momento di passare il testimone – ha affermato Shammah – e occuparmi del Teatro, l’unico luogo di confronto che ci rimane. La prossima stagione sarà una tappa del percorso da condividere con altri viaggiatori e sul palco ci saranno molti nuovi registi. Il problema non è sostituirmi ma trovare un metodo, un pensiero nuovo che difenda sempre la parola Teatro. Io sono solo un’abile artigiana del teatro e mi dedicherò ad un ruolo più di organizzazione». L’ultima sua regia sarà Chi come me di Roy Chen, drammaturgo israeliano, in scena dal 31 gennaio al 25 febbraio 2024.
L’opera evidenzia la forza terapeutica del teatro raccontando il percorso di cinque adolescenti affetti da disturbi psichici, accompagnati dal direttore del Centro di salute mentale dottor Yoresh, interpretato da Fausto Cabra.

Foto ©Elsa Pizzuto

La nuova stagione celebra il centenario della nascita di Giovanni Testori con iniziative organizzate in collaborazione con Casa Testori: dopo la lettura ai Bagni Misteriosi de Il dio di Roserio offerta da Lino Guanciale il 2 luglio, si terrà dal 14 al 17 settembre una maratona video della Trilogia degli Scarrozzanti preceduta da una Lectio Magistralis della stessa Shammah.
Un atteso ritorno al Parenti dal 10 ottobre è La vita davanti a sé  con Silvio Orlando, dal romanzo di Roman Gary, che ci racconta la vita di Momò, bimbo arabo che vive a Belleville nella pensione di Madame Rosa, anziana prostituta ebrea e del loro abbraccio contro tutto e tutti.
A rendere omaggio a Ingmar Bergman Scene da un matrimonio, dal 12 al 24 marzo 2024 con Fausto Cabra e regia di Raphael Tobia Vogel, uno spettacolo sulla complessità dei sentimenti umani, familiari e coniugali, le convenzioni sociali, pensato con una chiave di lettura sul tema della mancanza di contatto umano e diretto.
Fra i titoli in cartellone citiamo ancora La leggenda del santo bevitore di Joseph Roth con Carlo Cecchi, Da stasera si recita a soggetto. Il metodo Pirandello  con Paolo Rossi e per la rassegna I Greci a marzo 2024 L’Orestea con la regia di Maurizio Schmidt.
All’interno dell’interessante progetto La Grande Età, realizzato in collaborazione con la Fondazione Ravasi Garzanti, vi è in programma  il 5 e 6 dicembre Over Dance di Danza Aterballetto di Gigi Cristoforetti, con interpreti senior, una attestazione che anche la danza e la bellezza del corpo sono espressioni di concetti valoriali per le diverse età.

Antonella Damiani

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