Lo scorso 8 ottobre, poco prima delle 15, è iniziato l’allagamento del quartiere di Ponte Lambro e, secondo le parole dell’assessore comunale alla Sicurezza Marco Granelli, sono caduti più di 65-70 millimetri di pioggia; contemporaneamente anche a nord della Brianza ne sono caduti 80-90 millimetri, che hanno di conseguenza aumentato i livelli dei fiumi. Da quell’8 ottobre la zona sud-est di Milano è finita sott’acqua altre volte.

A un mese di distanza, lo scorso 11 novembre, presso il CAM Parea a Ponte Lambro, è stata organizzata un’assemblea pubblica sugli Interventi di contenimento delle piene del fiume Lambro e a protezione del quartiere con Gianluca Comazzi, assessore al Territorio di Regione Lombardia, gli assessori comunali Marco Granelli, Elena Grandi, Guido Bardelli e i referenti  di altri enti interessati. La Protezione Civile ha illustrato tutte le pratiche usate nell’ultima esondazione, a partire da un avviso online e cartaceo, ai sacchetti di sabbia e alla presenza costante sul luogo attraverso la consegna dei pasti per chi ha subito i danni più ingenti.
Molti abitanti del quartiere, presenti numerosi in sala, hanno sottolineato che i sacchi non possono essere una soluzione permanente, tanto che alcuni sarebbero stati tolti ingombrando gran parte del marciapiede di via Monte Oliveto e creando problemi di mobilità.
L’Amministratore Delegato di MM ha confermato che la società ha avviato tre tipologie di intervento nelle case popolari: il montaggio delle paratie di protezione, interventi strutturali sugli ascensori perché non vengano danneggiati, l’installazione di centrali termiche ed elettriche e creazione di vasche per il livellamento anche della pendenza di via Vittorini.
Per quanto riguarda gli ascensori è stato confermato che per gli stabili di via Vittorini 26 e 32, dove gli ascensori sono inutilizzabili, si sta procedendo alla loro progettazione e sostituzione parziale o completa con conseguente agibilità a fine gennaio. Per il civico 26 la situazione è più complessa e si prevede la conclusione dell’intervento a giugno/luglio 2025.
L’assessore regionale ha confermato l’impegno della Regione attraverso lo stanziamento di 1,5 milioni di euro per la progettazione di una vasca; si tratta di lavori dal costo complessivo non inferiore ai 40 milioni di euro che richiedono anche tempi di costruzione lunghi, per cui si parla del triennio 2026-2029.

Alcune idee sono arrivate anche dal pubblico, ad esempio un cittadino ha proposto di costruire paratie agli angoli tra le vie Vittorini – Monte Oliveto – Umiliati, di abbassare il terreno della via Vittorini verso il Parco Vittorini per consentire il defluire dell’acqua dei tombini nei campi, di realizzare un collegamento idraulico della roggia Triulza verso il parco e i campi.
Proposte giudicate valide dagli uffici tecnici del Comune ma che richiedono studi di fattibilità economico-tecnici non così semplici.
Le istituzioni presenti hanno infine dato la disponibilità a un ulteriore incontro a gennaio 2025. La soluzione degli allagamenti a Ponte Lambro è molto complessa e difficile da realizzare in tempi brevi, ma l’acqua non si ferma e il tempo stringe.

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