Dieci, sessantotto, novanta: sono dieci anni da quando su queste pagine non compariva una sua intervista (era ottobre 2015), sessantotto da quando ha iniziato la sua carriera e (a luglio) novanta dalla data di nascita, ovviamente a Milano, città a cui ha donato tutto sé stesso dal primo momento. Enrico Intra è la storia del jazz italiano, un pilastro di quello europeo e una splendida pagina di quello mondiale. E intervistarlo è stato piacevole quanto stimolante.

enrico intra

Foto Angelo Redaelli

Come prima cosa gli chiediamo se avesse in cantiere qualcosa per i prossimi mesi. «Senza progetti non vivo», risponde con assoluta fermezza, invitandoci subito ad andarlo a sentire a Piano City il 24 maggio, in Triennale. Ci anticipa poi che a settembre uscirà per Edizioni Curci un libro, in collaborazione con la giornalista Fiorenza Calgari, in cui saranno raccolte ventiquattro sue composizioni con rispettive registrazioni, insieme a un diario che racconta la sua vita e le persone con cui l’ha condivisa dal 1957, anno del II Festival di Jazz di Sanremo, in cui un ventiduenne Intra iniziava ad avere i primi riconoscimenti. Il legame con quella città si è stretto negli anni, tanto che il 21 e 22 giugno realizzerà una “Milano – Sanremo” all’insegna della musica, esibendosi col suo trio (Tony Arco alla batteria e Caterina Crucitti al basso elettrico), insieme a un quartetto di musicisti della Sinfonica di Sanremo, il primo giorno nello storico casinò della città ligure e quello successivo al Castello Sforzesco di Milano, dove sarà presente anche Frida Bollani, giovane pianista /cantante, che, in occasione del concerto, consegnerà a Enrico Intra una targa voluta dal Comune di Milano per i suoi 90 anni.

Foto Pino Ninfa

Arriviamo a parlare della sua scuola, di cui si dimostra ancora estremamente orgoglioso. «Fino a poco tempo fa ero lì ancora dal lunedì al venerdì, tutte le mattine presto. Ora ho un po’ ridotto e vado solo fino al giovedì» ci dice. Enrico Intra è ora Presidente onorario della Civica Scuola di Jazz di Milano, mentre il ruolo di Coordinatore didattico è ricoperto dall’arrangiatore e direttore d’orchestra Luca Missiti (già allievo, a dimostrazione del legame profondo che nasce tra scuola e studenti), e quello di Presidente dell’Associazione Musica Oggi è ricoperto dal trombettista e compositore Marco Mariani. Ci rassicura subito: le scelte prese dall’Associazione Musica Oggi hanno sempre lo scopo di assicurare il meglio per i giovani iscritti alla Civica.
Si dimostra assolutamente tranquillo nei confronti dell’arrivo della nuova sede del Conservatorio a Rogoredo: «Non temo la concorrenza, anzi meglio se diminuiscono un po’ gli studenti – scherza – sono più di centotrenta, siamo aperti anche il sabato per distribuirli meglio». E proprio degli allievi elogia sia la preparazione che l’intraprendenza: «Si formano molti gruppi, è una comunità vincente che porta la musica in tutta Italia».

Il Maestro Enrico Intra ha un’energia illimitata, che solo l’amore incondizionato per qualcosa (nel caso suo, ovviamente, la musica) è in grado di scatenare. Noi non possiamo far altro che ringraziarlo per questo breve momento passato insieme e per tutto il resto di questi ultimi sessantotto anni, dedicati al jazz, alla musica e a Milano.

Riccardo Provasi

 

 

 

 

 

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