Sono state annunciate a novembre dall’assessore comunale alla Casa, Guido Bardelli, le “Linee di indirizzo politico per un Piano Straordinario per la Casa Accessibile a Milano”, una risposta alla carenza di abitazioni a prezzi calmierati per fasce di cittadini che non possono permettersi i prezzi di mercato in continuo aumento, senza avere i requisiti di reddito per gli alloggi popolari (peraltro insufficienti). Sono interessati i lavoratori di fascia medio bassa, gli studenti, le giovani coppie, i nuclei con redditi tra 1.500 e 2.500 €/mese.
Riprendiamo alcuni aspetti del Piano, così come presentati nel documento, e poi vediamo le aree pubbliche individuate nel nostro municipio per realizzare i nuovi alloggi.

Innanzi tutto, obiettivo del Piano è di disporre di alloggi in locazione permanente con canoni che non superino il valore di 80 €/mq anno.
Il Piano si focalizza sulla casa in locazione, mettendo a sistema strategie sia relative al patrimonio pubblico destinato a ERP, sia rivolte alla realizzazione di nuova Edilizia Residenziale Sociale Calmierata (ERSC). Si sottolinea la forte regia pubblica e l’importanza di una partnership pubblico-privata volta alla riqualificazione e implementazione del patrimonio residenziale ERP e alla realizzazione di nuove unità abitative in regime ERS tramite la collaborazione con operatori privati qualificati.
Una delle principali risposte della città al bisogno abitativo è stata negli anni, ed è tuttora, il sistema dell’Edilizia Residenziale Pubblica, ridefinito nel 2016 in Lombardia come Servizio Abitativo Pubblico (SAP). La somma delle abitazioni di proprietà pubblica a Milano ammonta a circa 66.000 alloggi (circa 28.000 di proprietà del Comune di Milano e 38.000 di proprietà di ALER Milano).
Il patrimonio abitativo comunale si è costituito nel giro di oltre un secolo e comprende anche edifici preesistenti, acquisiti dal Comune attraverso lasciti, donazioni o compravendite. In generale, lo stato di conservazione dei fabbricati presenta numerose criticità e richiede significativi interventi di manutenzione che spaziano dal riatto degli alloggi resisi sfitti alle necessità di adeguamento normativo, alle esigenze manutentive delle parti edilizie (coperture, facciate, pavimentazioni delle parti comuni, ecc…) e impiantistiche, alle diffusissime necessità di efficientamento energetico.
Solo per il 2024 i costi per queste manutenzioni straordinarie ammontano a 863,4 milioni euro, di cui 420 circa da finanziare.
Le difficoltà di equilibrio economico del sistema ERP non si limitano tuttavia alle necessità di investimento per la manutenzione straordinaria, ma si estendono anche alla gestione ordinaria. A fronte di una spesa corrente annua di circa 86 milioni di euro, il complesso degli incassi annuali si attesta attorno a 55 milioni di euro circa.

A Porto di Mare la più grande area dedicata all’edilizia sociale

Passando all’ERS, sono più di diecimila gli alloggi realizzati o in costruzione dal 2010, fra agevolata in vendita e agevolata in affitto o locazione a canone sociale.
Il nuovo Piano si pone l’obiettivo di rendere disponibili circa 10.000 nuovi alloggi, di cui circa 6.500 a Milano e 3.500 fuori Milano, da realizzare in circa 10 anni. Per rispondere a questo fabbisogno il Comune si rende disponibile, in una prima fase, a mettere in gioco circa 300.000 metri quadrati di aree di proprietà diffuse sul territorio comunale. Data la necessità di un importante sostegno pubblico per la realizzazione di ERS a prezzi calmierati, l’Amministrazione è in grado di mettere a disposizione agli operatori privati in diritto di superficie per 90 anni le aree di proprietà per lo sviluppo di alloggi in locazione permanente a canoni accessibili, oltre ad altre forme di supporto che si rendessero necessarie per raggiungere l’obiettivo degli 80 €/mq annuo.
Le aree individuate nel municipio 4:
via Gatto/via Cavriana, un’area nuda (demolizione magazzino comunale), ripulita e delimitata di 2.700 mq ca;
via Zama/via Salomone di16.000 mq ca, già inserita in un bando di Reinventing cities, purtroppo andato deserto nella seconda fase (per la storia dell’area vedi i numeri di QUATTRO di aprile 2022, giugno 2022 e gennaio 2023);
via Medici Del Vascello, un’area di 4.277 mq ca, utilizzata da orti precari e piccole baracche;
Grande Funzione Urbana di Porto di Mare, un’ampia area di 144.264 mq ca, già oggetto di un bando per manifestazioni di interesse che avevamo presentato nel numero di febbraio 2023 di QUATTRO che trovate su www.quattromilano.it.
Il Piano avrà avvio con un avviso esplorativo dedicato alle prime quattro aree cittadine individuate, fra cui Porto di Mare. L’avviso sarà rivolto ai principali operatori privati di settore, verificandone l’interesse nei confronti dello sviluppo prioritario di Edilizia Residenziale Sociale e la loro capacità di mettere in campo competenze e strategie per questo obiettivo.

 

 

0
    0
    Carrello
    Il carrello é vuotoTorna alla libreria