Formare, documentare, connettere. È con questa ambizione che la storica associazione culturale no profit Viafarini si apre al quartiere Corvetto, potenziando la propria presenza sul territorio e rafforzando quel legame instaurato con gli artisti a partire dal lontano 1991, anno della sua fondazione.
Ai quei tempi Patrizia Brusarosco, vicentina di nascita, ma milanese di adozione, frequentava la facoltà di economia alla Ca’ Foscari di Venezia, ma la passione per l’arte, incoraggiata dall’amicizia con Maurizio Cattelan, poi diventato uno dei grandi nomi del panorama culturale, la spinse a ideare un luogo di promozione della ricerca artistica, che potesse unire diversi linguaggi visivi – dalla pittura alla scultura, dalla performance alla videoarte – e che fungesse da «palestra per i giovani artisti italiani». «In quel momento – ci spiega – a Milano c’erano solo quattro o cinque gallerie di arte contemporanea. C’era il Pac, dove ho lavorato per due anni prima dell’attentato, mentre la Fondazione Prada e HangarBicocca non esistevano ancora. Noi di Viafarini siamo stati degli apripista».

La facciata dell’edificio che ospita viafarini.work

Con lo sguardo sempre rivolto al futuro, due anni fa è nato viafarini.work in via Marco d’Agrate 33, terza costola dell’associazione, che dopo la storica sede nel quartiere Isola che ospita un progetto di residenzialità per gli artisti e l’ampliamento presso la Fabbrica del Vapore, che conserva la memoria storica di questi 32 anni di lavoro in un archivio aperto e consultabile di 30mila volumi, ha deciso di ampliare i propri servizi educativi di produzione e promozione in uno spazio polifunzionale di 1.200 mq, «quello che in Francia chiamerebbero spazio di legittimazione» per aiutare gli artisti a coltivare il proprio pubblico, dando loro l’opportunità di crescere, confrontarsi e internazionalizzarsi: un luogo di autogestione e produzione artistica.
Oltre agli studi d’artista, attualmente lo spazio ospita il set delle produzioni cinematografiche del regista Virgilio Villoresi, che sta lavorando al suo nuovo film Orfeo. Il resto dell’edificio, di 400 mq, è invece in corso di ristrutturazione: una parte sarà trasformata in residenze per gli artisti, il resto sarà destinato a nuovi progetti legati al territorio.
Intanto sono state molte le iniziative organizzate in questi mesi nell’ambito di CorvettoNZSD, con il patrocinio di Assessorato alla Cultura di Milano e con il contributo di Fondazione Cariplo, come i Campus Itinerari Corvetto rivolti ai bambini dai 6 ai 10 anni. Proprio questo progetto ci ha permesso di entrare in contatto con Viafarini.work, che a giugno e a luglio ha organizzato un programma di workshop con attività di piantumazione insieme al Campo Foresta Vettabbia, laboratori di ceramica con l’Associazione Terracò e laboratori fotografici per le strade di Milano con Rossana Baroni.

Le fotografie realizzate durante il laboratorio fotografico

«Le famiglie si rivolgono a noi grazie alla Cooperativa La Strada, alla Rete QuBì, alla Comunità di Sant’Egidio e a WeWorld Donna» spiega la fondatrice, che ha ricevuto un riscontro positivo dai genitori che hanno aderito. «Le attività vengono organizzate da un gruppo di artisti che hanno studiato arteterapia a Brera e che con l’aiuto di educatori intrattengono i bambini per tutta la durata del campus, che ripartirà dopo l’estate. Ci piacerebbe diventare un punto di riferimento per il quartiere, una sentinella capace di creare connessioni attraverso la ricerca artistica».

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