È intestata alla scienziata Marie Curie la nuova residenza universitaria del Politecnico di Milano inaugurata lo scorso 20 settembre in piazzale Ferrara, al Corvetto.
Hanno tagliato il nastro la Rettrice del Politecnico Donatella Sciuto, l’assessore e vicesindaco Anna Scavuzzo, l’assessore regionale alla Casa Paolo Franco, l’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi, la studentessa Veronica Marrocu e il Direttore generale del Politecnico Graziano Dragoni.

Un po’ di storia del sito

 Il percorso per arrivare a questo risultato è stato lungo e accidentato: la realizzazione di uno studentato era prevista a cura di ALER nel Contratto di Quartiere Mazzini; in un articolo di QUATTRO del febbraio 2005, fra le opere infrastrutturali e servizi indicavamo “ Realizzazione di un nuovo edificio per servizi pubblici e alloggi per studenti in piazza Ferrara, angolo via Polesine, con demolizione dell’attuale fabbricato: il nuovo edificio prevede strutture di servizio al quartiere, al piano terra la nuova localizzazione del mercato comunale di piazza Ferrara, oltre ad alloggi per studenti ai piani superiori.” E oltre a un parcheggio interrato.
La realizzazione spettava ad ALER su terreno del Comune di Milano. A fine 2011 era stata effettuata la demolizione del piccolo edificio preesistente ed erano iniziati gli scavi.
Nel 2013, però, i lavori sono già fermi a causa della disastrata situazione finanziaria di ALER di quel periodo. Rimane lo scheletro, avvolto nelle impalcature che vanno a interferire col vicino Polo Ferrara; verranno poi tolte, lasciando in “bella vista” la struttura.
Nel 2015 si pone il problema di “rimodulare” l’intervento, modificando in parte la destinazione d’uso. Viene anche presa in considerazione la proposta di un progetto di social housing che avrebbe riguardato sia lo studentato sia altri edifici del quartiere Mazzini.
Non se ne fa niente e si arriva ad aprile 2017 con l’approvazione da parte della Giunta di Milano delle linee di indirizzo di un accordo con Regione Lombardia, ALER e Politecnico per realizzare due residenze universitarie, di cui una in piazza Ferrara, da cui il Politecnico è facilmente raggiungibile con la 93.
Secondo questo accordo, fermo restando gli impegni di cofinanziamento, ALER concedeva in comodato d’uso gratuito per 35 anni l’immobile al Politecnico per completare l’intervento (abbandonata poi l’idea del trasferimento del mercato comunale, in attesa ancora di una riqualificazione e rifunzionalizzazione).
Per il completamento e la gestione dello studentato il Politecnico deve ottenere un finanziamento MIUR, grazie a un bando 338, legato ad alcune condizioni: “Una volta realizzata la residenza universitaria presso piazzale Ferrara, essa sarà prioritariamente destinata – per tutta la durata della convenzione e per un minimo 128 posti alloggio, ovvero per il 60% dei complessivi 213 posti alloggio – a studenti capaci, meritevoli e privi di mezzi”.

La situazione si sblocca

Il bando viene vinto, i tempi per “chiudere” non sono brevi, poi finalmente riprendono i lavori, particolarmente accelerati negli ultimi due anni, e si arriva all’oggi con 138 studenti già presenti  e i rimanenti (in totale 213) già assegnati.
Gli studenti troveranno diverse tipologie di sistemazione: appartamenti di 2, 3, 4 camere singole o doppie con bagno e cucina/soggiorno in comune, alcuni monolocali, camere doppie con bagno e living esterni. Poi molti servizi comuni: aule studio a ogni piano, spazi ricreativi comuni al settimo piano con una bella vista panoramica, lavanderia e palestra a -1, ping pong e calcetto a piano terra.

Per chi la definisce un carcere o giù di lì, possiamo dire che la struttura esterna era preesistente e molto vincolante nella organizzazione degli spazi e che l’importante ora è che sia stata completata e allestita internamente in modo funzionale per le esigenze degli studenti. Apprezziamo che l’esterno, inizialmente pensato tutto bianco, sia stato vivacizzato con i caldi colori delle cornici delle finestre.
Benvenuti ragazzi e ragazze e speriamo che si instauri un buon rapporto reciproco col quartiere circostante.

 

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