È stata approvata anche dal Consiglio comunale, nel mese di ottobre 2024, la variante al Piano di Governo del Territorio che elimina il lotto 3 della Strada Statale Paullese, quello che dalla rotonda di Merezzate doveva superare il fascio dei binari e arrivare alla rotonda di via Sulmona congiungendosi sulla rete stradale esistente.
La sintesi della storia della Paullese e le motivazioni di questa scelta si possono leggere nel numero di gennaio 2024 di QUATTRO (in www.quattromilano.it/archivio-pdf), quando la variante era passata in Consiglio di Municipio 4 con parere favorevole a maggioranza. (vedi anche paullese-e-dintorni/)
Qui, per gli appassionati di mobilità, approfondiamo un po’ il tema grazie a una successiva Commissione comunale dove è discussa la proposta in vista della votazione in Consiglio comunale.

La Paullese all’altezza dello svincolo a Santa Giulia

Secondo l’assessore alla Rigenerazione urbana, Giancarlo Tancredi, una delle motivazioni della variante al PGT (che ha comportato lo stralcio del lotto 3) è connessa a un contenzioso piuttosto lungo con un il proprietario di un’area che veniva interessata (e danneggiata) dal tracciato (si tratta della “Autotrasporti Capozi” in via Toffetti).
A questa si aggiungono altre motivazioni condivise con l’assessorato alla mobilità: evitare il consumo di suolo, ridurre l’uso del mezzo privato, minimizzare l’impatto del traffico automobilistico e le conseguenti emissioni inquinanti nei quartieri cittadini, limitare il più possibile le entrate nella città dall’esterno in corrispondenza dei parcheggi di interscambio. Analisi viabilistiche fanno poi dire all’Amministrazione che l’opera sarebbe sostanzialmente inutile in termini di ricadute migliorative nella viabilità.
Sia l’area di Capozi sia le altre aree comunali non più interessate dal passaggio della Paullese, hanno un indice di edificabilità dello 0,35 che potrà ora essere utilizzato in loco.

In marrone il lotto 2 cancellato – in viola il lotto 1

Nella discussione sulla delibera in Consiglio comunale, è uscito dal cilindro un emendamento che chiede l’eliminazione anche del lotto 2, quello che doveva passare sotto il futuro parco di Santa Giulia per uscire in corrispondenza della rotonda di Merezzate, che avrebbe permesso di completare il lotto 1 interrotto all’altezza della rotatoria in fondo a via del Futurismo. Motivazione: siccome son venuti meno i lotti 3 e 4, non è più utile nemmeno il lotto 2 (e così si risparmia!).
Qualche elemento critico secondo noi c’è e lo proponiamo all’attenzione dei lettori (quelli appassionati di mobilità ovviamente) per le loro valutazioni.
Innanzitutto una scelta così netta di eliminazione di strade di collegamento fra l’hinterland e la città doveva passare attraverso il Piano della Mobilità e non come variante al Piano delle Regole del PGT. Questa scelta influisce sensibilmente sulla viabilità di quest’area a sud est del municipio e “in cambio” non si danno contemporaneamente alternative di trasporto pubblico; anche il tema del cavalcavia Corvetto (fra chi lo vorrebbe abbattere e chi ci vorrebbe passeggiare sopra) si complica se viene tolta l’unica via di ingresso in città per il traffico proveniente dall’autostrada.
La novità poi dell’eliminazione del lotto 2 non è mai stata presentata con documenti specifici da parte degli assessorati competenti né discussa prima e ci appare come una forzatura senza basi oggettive (almeno non sono state presentate).
Un altro aspetto che viene sottovalutato in questa scelta è che l’area di Santa Giulia nord sarà nei prossimi anni urbanizzata, a partire dalla realizzazione dell’Arena (che sta procedendo speditamente) e poi da tutta la parte commerciale e residenziale, con decine di migliaia di persone che vi ruoteranno intorno e avranno diversificate esigenze di mobilità.
Auspicando comunque una diminuzione della congestione veicolare, a queste esigenze vanno date risposte articolate ed efficienti, che non possono esaurirsi nella diminuzione della rete viaria.

 

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