All’Oratorio della Madonna Miracolosa, nel quartiere Corvetto, lo sport è molto più di un passatempo.
Sabrina Borroni, allenatrice di pallavolo della squadra femminile Red e del minivolley dei Diavoli Rossi, quando la incontriamo, ci racconta con passione il significato di far parte di questa realtà, una rete solida di sportivi, volontari e famiglie, dove i valori dello sport si intrecciano con quelli della comunità. «Essere un’associazione sportiva in una zona così popolosa e complessa come il Corvetto, è importante – spiega Sabrina -, e noi ci muoviamo su un territorio che conosciamo da più di cinquant’anni». Con 386 atleti iscritti, 22 squadre e tre campi, il Gruppo Sportivo Diavoli Rossi è un vero e proprio punto di riferimento per i giovani e le loro famiglie.
Le squadre di Sabrina si allenano nella tensostruttura di via Boncompagni 10, condividendo gli spazi con le squadre di basket, e ogni allenamento diventa un momento di crescita, non solo tecnica, ma anche personale. «Ogni squadra è seguita da due o tre allenatori, che insieme a tanti dirigenti volontari si occupano dei campionati e dei rapporti con i genitori», ci dice Sabrina. L’impegno è settimanale, con due o tre allenamenti e le partite nel weekend, ma non è solo lo sport a unirli.
La società sportiva è una comunità aperta che accoglie atleti e atlete di ogni età e provenienza. Sabrina e il suo staff prestano un’attenzione speciale all’inclusività, rispettando le tradizioni di ciascuno e creando un ambiente dove tutti possano sentirsi accolti e valorizzati. Tra i progetti educativi, ricorda con orgoglio le iniziative sulla violenza di genere che hanno organizzato: «Abbiamo realizzato, insieme alle ragazze, cartelloni da portare in campo con messaggi di sensibilizzazione scritti da loro. Non è stato solo un esercizio di stile o una moda del momento, ma un modo per renderle consapevoli dei problemi e delle sfide che il mondo esterno può riservare».
Lei, da ex giocatrice di volley e attualmente anche operatrice olistica, porta una filosofia completa all’interno delle sue squadre: «Insegniamo l’importanza della dedizione e dell’equilibrio, non solo per vincere, ma per affrontare le difficoltà». I risultati sportivi, racconta, arrivano anche come frutto dell’impegno quotidiano: «Lo scorso anno non abbiamo vinto il campionato, ma alla fine della stagione le ragazze ci hanno dedicato un video con messaggi personali. È stata una vittoria più grande di qualsiasi trofeo».
Ogni allenamento è un’opportunità di educazione e crescita, non solo sportiva: le ragazze vengono incoraggiate a gestire le emozioni e a rispettare la squadra. «A volte ci sono ragazze che arrivano in palestra con problemi personali, magari per una giornata andata male a scuola o un conflitto in famiglia. E noi siamo lì per loro. Le nuove generazioni – ci racconta – vivono con molta intensità emotiva e il mio ruolo è anche quello di accompagnarle nel loro percorso. Mi formo continuamente per affrontare temi come l’ansia in campo e l’accettazione della sconfitta o la gestione della vittoria. Sono lezioni che restano, per la vita».
Oltre alle partite di campionato, Sabrina e tutto il gruppo sportivo si dedicano a coinvolgere le giovani in esperienze che superano il rettangolo di gioco. Tra le iniziative promosse, spiccano i campi sportivi estivi a Jesolo, con l’obiettivo è offrire alle ragazze l’opportunità di uscire dal loro ambiente abituale, trovare nuovi stimoli e aprirsi a un mondo di prospettive diverse. «Desidero portare le ragazze a vedere una partita di sitting volley, ad esempio, perché so che questa esperienza farà loro toccare con mano il valore dell’impegno e della forza interiore». E per chi mostra talento, non manca il sostegno per proseguire il sogno sportivo: «Ho orientato diverse ragazze a fare provini per società agonistiche. Perché anche questo può essere un futuro, e voglio che sappiano che esiste anche questa possibilità concreta e reale». Nel raccontare la sua esperienza, Sabrina conclude: «Allenare le ragazze significa anche imparare da loro ogni giorno. È un’esperienza che arricchisce la vita e dà un senso profondo al nostro lavoro».
I Diavoli Rossi del Corvetto sono molto più di un gruppo sportivo: sono una comunità che educa, sostiene e ispira, guidata dallo sport e dalla crescita personale, mettendo al centro il valore e la dignità di ogni persona.