ARIA è il nome assegnato a questo progetto, il più grande di quelli realizzati tramite un bando di Reinventing cities, intervenendo su un’area di circa 150.000 metri quadrati. Si tratta quindi di un nuovo quartiere, non di quelli realizzati negli anni 2000 su aree industriali dismesse che erano tutti case, supermercato, giardino, ma che ospita anche funzioni di pregio, servizi, laboratori artigianali, coworking, oltre ad essere  il più importante intervento di social housing in Europa.
Un quartiere in cui si potrà abitare e lavorare, imparare, divertirsi e crescere.
Capofila della proposta progettuale è Redo Sgr società benefit che realizza e gestisce investimenti a impatto sociale attraverso la promozione del social housing e della rigenerazione urbana, nel rispetto dell’ambiente e come forma di attivazione e potenziamento delle comunità.
Nel nostro Municipio ha già realizzato l’intervento di Merezzate e di via Quintiliano, ed è risultato vincitore del bando per lo scalo dismesso di Rogoredo. https://redosgr.it/
Partners del progetto altre 33 realtà fra investitori, cooperative di costruzione, studi di architettura e professionali, società di ingegneria, Fondazioni, e così via, impossibile qui elencarli tutti.

La funzione residenziale
Saranno 1200 i nuovi appartamenti, di cui 800  in locazione a canone convenzionato e 400 in vendita a prezzi convenzionati, con valori di locazione compresi tra 60 €/m2 e 115 €/m2 ( equivalenti a un affitto mensile di 500 euro per un trilocale da 75m2) e valori di vendita pari a 2250 €/m2. Si tratta complessivamente di circa 60mila mq, cui si aggiungerà una quota di edilizia libera  per circa 7000 mq.
Il Social Housing a Milano va considerato come un vero e proprio servizio per famiglie che dispongono di risorse economiche inadeguate, siano famiglie monoparentali, giovani a basso e medio reddito, persone sole, lavoratori precari, ecc.

Il nuovo Campus internazionale IED – Istituto Europeo di Design
Lo IED è già presente nella nostra zona con molte sedi (via Sciesa, via Bezzecca, via Piranesi e via Pompeo Leoni in municipio 5): qui le riunirà tutte  andandosi a collocare all’interno dei due padiglioni che ospitavano il mercato dei bovini e dei vitelli, con l’aggiunta di un altro edificio e di uno studentato per 600 posti. In tutto 30.000 metri quadrati per 4.500 studenti e 2000 docenti, attraendo quindi una utenza giovane e internazionale qui troverà anche un tessuto ricco di opportunità lavorative, formative e di servizi, compresa una vivace scena culturale.

POD – Point of Disclosure
Considero questa una bellissima proposta: nei pressi della cosiddetta “Galleria del Macello”, nascerà un Distretto scientifico per la produzione e la divulgazione, pensato con l’obiettivo di aumentare il capitale scientifico e potenziare le STEM (Science, Technology, Enginering and Mathematics), che ospiterà mostre, eventi, laboratori aperti alla città. Al Fab-Lab del POD verranno organizzati corsi rivolti alla cittadinanza per apprendere il funzionamento e l’uso delle nuove tecnologie digitali e dei software, ma anche per riparare piccoli elettrodomestici o educare al consumo responsabile.
La missione del POD è stimolare un atteggiamento creativo e di scoperta verso temi di scienza e tecnologia (ne abbiamo bisogno, ndr), proporre contenuti educativi ed esperienziali per i ragazzi di scuole di ogni ordine e grado, fornendo un programma ricco e variegato in collaborazione con la rete di Enti e Istituzioni scientifiche proponenti.

Le sfide ambientali
I bandi di Reinventing cities prevedono 10 sfide ambientali molto stringenti che devono essere rispettate in fase di progetto e successivamente monitorate. Le citiamo qui solo per punti per dare un’idea di come questo progetto sia molto rilevante proprio dal punto di vista ambientale e ci ripromettiamo di fare degli approfondimenti nei prossimi numeri di QUATTRO:

  • Efficienza energetica ed energia a basse emissioni
  • Valutazione del ciclo di vita e gestione sostenibile dei materiali da costruzione
  • La mobilità a bassa emissione
  • Resilienza e adattamento climatico
  • Servizi ecologici per il territorio e lavori green
  • Gestione sostenibile delle risorse idriche
  • Gestione sostenibile dei rifiuti
  • Biodiversità, riforestazione urbana e agricoltura.

Per dire solo un obiettivo che verrà raggiunto, Aria sarà la prima Area Carbon Negative di Milano grazie ad una fornitura di energia termica e frigorifera all’intero distretto full electric e ad alta efficienza mediante un’innovativa tecnologia e al fotovoltaico delle Comunità Energetiche Rinnovabili che, producendo più energia elettrica rinnovabile di quanta consumata dal distretto, sottrarrà CO2eq dal bilancio di emissioni del resto della città.
Elemento peculiare del progetto saranno anche le Fabbriche dell’Aria, che serviranno a purificare gli ambienti interni, filtrando i contaminanti atmosferici grazie alle piante e al suolo.

Spazi pubblici
Verranno sviluppati circa 45mila mq di spazi pubblici, con un sistema di piazze, tra cui una principale a cavallo di via Lombroso di congiunzione tra le aree ex macello ed ex avicunicolo, che delimiteranno il parco di circa 30mila mq. Verranno inoltre piantati circa 2.000 nuovi alberi e troveranno spazio una serie di attività all’aperto: orti sociali, playground, aree attrezzate per lo sport, aree dedicate alla musica, al cinema e al teatro all’aperto.
Altri spazi saranno occupati dalle attività culturali di Mare Culturale Urbano e dalla Bottega delle Arti e dei Mestieri, orientata all’inserimento lavorativo dei ragazzi che hanno interrotto il corso di studi e non hanno ancora un lavoro, un luogo dove i giovani possano trovare un’identità e dei valori, sviluppare le proprie passioni, imparare un mestiere, diventare cittadini attivi e solidali.
Troveranno posto anche  nuove funzioni, servizi, uffici, laboratori artigianali, fab-lab, coworking e retail; diffusamente nel quartiere si insedieranno anche servizi di prossimità come un centro medico, la portineria di quartiere, una scuola per l’infanzia, una ludoteca, con un’attenzione particolare all’attivazione dei piani terra per rendere vivo il quartiere durante tutto l’arco della giornata.

La prima fase di usi temporanei e il Memory lab
Per restituire alla città l’area da subito, con l’obiettivo di renderla sicura, salubre e connessa, si prevede la proposta di utilizzo “tattico” di tutti gli spazi aperti e coperti già idonei per svolgere attività temporanee di carattere culturale e divulgativo, in attesa di avviare la fase realizzativa che porterà ARIA al suo assetto definitivo. Per gli usi temporanei consultate  https://ariaexmacello.it/
Uno di questi sarà il Memory Lab che nasce da un progetto portato avanti da QUATTRO che ha dedicato al tema della memoria locale appassionati percorsi di ricerca con articoli, mostre fotografiche, esposizioni di oggetti e prodotti delle fabbriche storiche di zona, pubblicazioni. Memory Lab vuole essere un dispositivo di Public History con una esplicita funzione partecipativa e inclusiva, uno spazio multifunzionale focalizzato sui temi dell’identità del luogo e dell’appartenenza a una storia comune dove sarà presente una biblioteca e un archivio di libri, riviste, materiali cartacei, fotografici e digitali sulla storia locale con grande attenzione alla multimedialità e ai media digitali in una prospettiva fortemente interdisciplinare. Il progetto intende inoltre promuovere la raccolta di microstorie in modo da ridare vita  allo straordinario quotidiano del territorio, proporre attività collegate alla sua mission, mostre e uscite sul territorio, tenendo rapporti collaborativi con enti pubblici, del privato sociale, delle associazioni. Lo spazio sarà attrezzato anche per esposizioni e riunioni e sarà aperto a studenti e cittadini che vogliono conoscere, approfondire e sviluppare i temi della memoria.

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