Dal 24 al 30 settembre il Teatro della Quattordicesima ospita per la prima volta il Festival della Grande Età, ideato dal Teatro Franco Parenti. Un’occasione speciale per valorizzare ancora di più questo spazio culturale, restituito ai cittadini milanesi dopo 13 anni di chiusura, con una settimana di spettacoli, film, documentari e incontri dedicati alla ricchezza dell’età matura e al dialogo tra generazioni. Il titolo non va inteso come un confine anagrafico, ma come opportunità per riflettere sulla memoria e sull’esperienza, senza dimenticare l’energia creativa che può continuare a fiorire nel tempo. Un festival che intreccia generazioni e linguaggi, creando ponti tra passato e futuro. La programmazione è fitta e pensata per tutte le età, con l’obiettivo di favorire il dialogo e la ricchezza dell’incontro tra età diverse, superando i confini anagrafici: spettacoli teatrali, film, documentari, incontri pubblici e attività per bambini.
Si parte il 24 settembre con l’incontro gratuito I Guardiani della Memoria, che raccoglie le testimonianze di Ileana, Giovanni, Ida e Giorgio, residenti del nostro municipio, impegnati a raccontare la vita del loro quartiere e i suoi cambiamenti. Una memoria preziosa, da condividere con la comunità, seguita dallo spettacolo di Paolo Hendel La giovinezza è sopravvalutata, con la regia di Gioele Dix. Nei giorni successivi si alterneranno film come Quartet di Dustin Hoffman e Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini, spettacoli come Age Pride di Lidia Ravera e Una vita che sto qui con Ivana Monti, fino agli appuntamenti per famiglie con Mattia e il nonno e Il vecchio domatore di pulci di Bustric.
Non mancano i momenti dedicati alla memoria del teatro e della città: dal documentario Scarrozzanti e spiritelli – che ripercorre i 50 anni del Franco Parenti – a Senectus Open di Isa Traversi, nato da incontri con alcuni artisti della Casa di Riposo per Musicisti Giuseppe Verdi e capace di trasformare storie private in memoria collettiva. L’atmosfera che già si respira è quella di un progetto che unisce arte, comunità e partecipazione: una sorta di salotto di quartiere allargato dove il teatro diventa occasione di confronto e di incontro tra generazioni. Il festival conferma anche la volontà di essere accessibile: i biglietti per gli spettacoli hanno un costo di €25 (ridotto €20), con tariffe speciali per famiglie e bambini. I film sono proposti a soli €5, mentre i documentari Scarrozzanti e spiritelli e Senectus Open sono a ingresso gratuito. Particolare attenzione è riservata agli spettacoli per i più piccoli, Il vecchio domatore di pulci e Mattia e il nonno.
Il Festival della Grande Età non è soltanto un cartellone di eventi, ma anche un segnale di rinascita: restituisce al municipio 4 e a tutta la città uno spazio prezioso, un presidio culturale che guarda avanti senza dimenticare le proprie radici.