Avviato un nuovo progetto in via Fantoli da CPM Music Institute e Progetto Arca

Franco Mussida illustra a un ospite l’audioteca per il ristoro emotivo presso il centro di accogolienza di via Fantoli © Daniele Lazzaretto
Lo scorso giovedì 28 novembre presso il centro di accoglienza di via Fantoli è stata inaugurata l’audioteca per il ristoro emotivo delle persone fragili, realizzata grazie alla collaborazione tra CPM Music Institute e Fondazione Progetto Arca, nata a Milano nel 1994 per dare aiuto concreto a chi si trova in stato di grave povertà ed emarginazione sociale, accompagnando ogni persona in difficoltà in un percorso di recupero e reinserimento sociale, abitativo e lavorativo.
L’idea è scaturita dall’esperienza del CPM Music Institute che dal 1988 si occupa di portare la musica in luoghi di disagio sociale, realizzando un metodo per l’ascolto emotivo consapevole, diffuso finora in 12 carceri, lavorando a San Vittore e in alcune comunità come San Patrignano: «Cosa si può fare per trasformare il vuoto doloroso di una perdita in un sentire che possa riempire quel vuoto? Cosa si può fare per trasformare il senso di paura di essere intimamente respinti, in atteggiamenti di speranza? Cosa si può fare per rasserenare l’anima di persone che vivono la fragilità psichica di una sfiducia in sé stessi che oscura la volontà di un cambiamento positivo? In 35 anni con il CPM Music Institute abbiamo provato a dare una soluzione a queste domande attraverso l’arte della Musica, adoperandola come vitamina per l’amicizia e il sollievo affettivo», ha affermato Franco Mussida, ex PFM, Fondatore e Presidente del CPM Music Institute, il quale ha elaborato da tempo un suo specifico codice musicale che ha aperto nuove strade per un uso sociale, umanistico e terapeutico della Musica.

L’audioteca per il ristoro emotivo in via Fantoli © Daniele Lazzaretto
L’audioteca di via Fantoli è stata allestita all’interno di una struttura a forma di igloo dalle pareti coloratissime, dove le persone vengono invitate ad accomodarsi e usufruire dei tablet presenti, collegati a una grande banca musicale con 2.500 brani strumentali da tutto il mondo. Il software programmato e tradotto in 10 lingue permette di scegliere tra playlist di ogni genere, divise per stati d’animo: «È con questa premessa che viene inaugurata nel centro di Progetto Arca la prima “Stazione musicale per il ristoro emotivo”, che contribuisce, insieme alle tante essenziali azioni offerte dalla Fondazione, a migliorare il processo di integrazione degli ospiti, in particolare i richiedenti asilo, che potranno così ritrovare anche le musiche dei loro Paesi di origine – spiega Mussida».
In questo progetto gli ospiti del centro sono accompagnati dagli operatori di Progetto Arca e formati all’uso del software dai responsabili del CPM Music Institute: «Quando il mio amico Franco mi ha raccontato del suo metodo innovativo e della potenza di un ascolto così intenso della musica tale da trasformare le emozioni, non ho esitato a proporgli di immaginarla anche per le persone che accogliamo nei nostri centri, per dar loro un aiuto in più nel relazionarsi e integrarsi – ha raccontato Alberto Sinigallia, presidente di Fondazione Progetto Arca. Questo spazio è nuovo, colorato, accogliente, un luogo di bellezza ed empatia che può aiutare ogni persona a ritrovare la relazione con sé e con l’altro. Spero che questa bellissima collaborazione possa proseguire negli altri centri e negli anni a venire».