È quasi una soddisfazione “strettamente personale” vedere finalmente un progetto serio e concreto, innovativo e all’avanguardia per gli aspetti ambientali, prendere forma nelle aree dell’ex macello/mercato carni di viale Molise e del mercato avicunicolo di via Lombroso.
In particolare l’area dell’ex macello è da decenni che grida vendetta, che è abbandonata a se stessa, brutto segnale di disinteresse per un bene pubblico.
L’interesse per l’area dei mercati generali in me nasce da tempi lontani, diciamo il 1990: ne ho seguito le vicissitudini, i progetti mancati, le occasioni perse. Non è un caso che nel logo di QUATTRO ci sia la facciata della Galleria del macello, e ancor meno è un caso che mi sia dedicata a ricostruire tutta la storia dei mercati generali a Milano a partire dalla fine dell’Ottocento, una ricerca che QUATTRO ha pubblicato in un libro “Storia e storie dei mercati generali a Milano”, in cui sono presenti anche tantissime storie dei protagonisti della vita dei mercati, raccolte dai redattori del nostro mensile. https://quattromilano.it/2023/07/24/storia-e-storie-dei-mercati-generali-a-milano/
Fatta questa premessa, possiamo guardare avanti, al progetto vincitore del bando di Reinventing cities presentato pubblicamente lo scorso 2 agosto all’interno dell’ex Mercato carni bovine, uno dei due grandissimi padiglioni (circa 9000 metri quadrati) che verranno mantenuti, ristrutturati e rifunzionalizzati.

Reinventing la galleria del macello

Prima di presentarlo per punti (essendo un progetto di un centinaio di pagine) alcune precisazioni:

  • ci saranno altre occasioni pubbliche sul progetto;
  • sul sito redosgr.it sono presenti numerosi materiali più dettagliati, video, immagini…
  • Il progetto presentato andrà definito attraverso un piano attuativo che prevede tutte le procedure urbanistiche necessarie, la progettazione definitiva fino al rilascio dei titoli edilizi; tempo necessario 2 anni, durante i quali però verranno fatte le bonifiche e le demolizioni degli edifici non mantenuti.
  • Sempre in questi due anni (2022 e 2023) alcuni spazi saranno destinati a usi temporanei in particolare rivolti al quartiere. La realizzazione poi verrà portata avanti contemporaneamente su tutta l’area prevedendo 2 anni per il completamento (facciamo anche 2 e mezzo…).
  • E le palazzine? Good question. Erano oggetto di un altro bando che (non senza qualche buona ragione) è andato deserto nella fase finale. La stessa REDO, capofila dei vincitori, e un altro operatore stanno lavorando a nuove proposte progettuali che verranno sottoposte a settembre all’amministrazione comunale che poi metterà a bando la proposta migliore per la sua realizzazione. Non disperiamo quindi (più di quanto non lo siamo adesso).

Dettagli del progetto: Si respira ARIA nuova all’ex macello